Thursday, November 06, 2008

Time for change?


A chi non piace Obama?
La sua arte oratoria muove gli animi...
Nonostante i suoi discorsi siano ben studiati e preparati in precedenza, sembra credere realmente in ciò che dice, o almeno, ci piace credere che sia così.
Abbiamo assistito, seppur da lontano grazie ai media, ad un giorno che entrerà nella storia, il primo presidente afro-americano! Peccato non aver potuto assistere dal vivo, sarebbe stata sicuramente un'esperienza indimenticabile.
Ma cosa pensiamo noi che siamo al di là degli oceani?
Molte, forse troppe aspettative per quest'uomo, che da solo dovrà riuscire a destreggiarsi tra vari poteri, poteri a volte troppo forti.
Alla porta della Casa Bianca si è già formata la fila di chi vuole o pretende qualcosa, Stati in cerca di accordi economici, rassicurazioni, promesse.
Ma, Signor Presidente, mi auguro che non dimentichi la gente, la sua stessa storia.

Ricordiamo che mentre negli Stati Uniti succede questo: il nostro governo ha messo in atto una vera e propria segregazione razziale. I figli di extracomunitari verranno inseriti in classi a parte, questo, oltre ad essere un vero e proprio insulto per la dignità umana, finirà col renderci sempre più provinciali e contribuirà a chiuderci nel nostro piccolo mondo, escludendo la possibilità di confrontarci con altre civiltà, e il confronto, l'apertura mentale, la capacità stessa di mettersi continuamente in discussione portano sempre ad un'importante acquisizione sia a livello intellettuale che a livello umano.
La mancanza di un'opinione pubblica forte e cosciente in Italia è a dir poco scioccante.



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Who doesn't like Obama?
His oratory is definitely able to move people's minds.
Though his speeches seems to have been carefully studied and prepared, it seems that he really believes in his own words, or we'd like to belive it.
I'm afraid that this only man will have to face up to numerous strong powers...
In front of the White House door there is already a queue, a queue of States, all looking for something, economic agreements, rassicurations, promises...
I really hope that Mr. President won't forget people who voted for him, or his own story...


While in the US. is happening this, in Italy were're definitely walking backwards,
for our common parochialism and ignorance, especially belonging to our governance, our goverment has decided to divide elementary schoo0s'l classes into ones of "white people" and ones for foreign children, the stupid justification is that these foreigners are slowing down the hole classes!
Can you belive it? Well, welcome into Banana Republic of Italy!
This country should be kicked out from European Union for anti-democratic behaviour!


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